Di madre in figlia





 Come le piante con le radici a terra, le foglie verdi, i rami difesi da spine, i fiori profumati. Da ogni ramo un altro, da ogni fiore un nuovo bocciolo.

Dentro di noi scorre quella linfa, sangue ed energia della natura, che in ogni donna si realizza nel suo ciclo mestruale, e la attraversa di cordone in cordone, da abbraccio ad abbraccio, dai suoi occhi agli occhi di sua figlia. Un respiro affettuoso e nutriente che dà quiete, accoglimento e armonia. La possibilità di aprirsi a se stesse, alle proprie fasi ed emozioni, e all’altra persona.

C’è una felicità nel rapporto madre-figlia che nulla al mondo potrà modificare e lega i due corpi, quello più piccolo a quello più grande, in un abbraccio naturale, anche quando sono lontani e non si vedono

Dacia Maraini

La “fanciulla” porta colori e speranza, la “madre” pazienza e forza. Una danza di emozioni, ormoni, respiri e sguardi. Da una mano all’altra il passaggio di esperienze di vita, anima e corpo.

Mi focalizzo e sintonizzo con me stessa e allora riesco a tramandarti la voce della storia che in me fluisce. Da me a me, da me a te”, dice una mamma alla fanciulla che cresce e cammina ormai nella sua vita.