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Il Fiore di Loto

Il fiore di loto (Nelumbo) è una pianta acquatica le cui foglie fuoriescono dall’acqua, eccetto le prime che rimangono appoggiate in superficie, mentre le radici sono immerse nel fango. Eppure il fiore di loto riesce a sbocciare ergendosi sull’acqua e per questo è il simbolo della rinascita, dell’espressione ed affermazione oltre le difficoltà. Così noi possiamo affrontare le nostre avversità per far splendere la nostra luce e la nostra peculiare bellezza, accogliendo le nostre fragilità e cadute. Il fiore di loto simboleggia inoltre la fertilità, la fecondità e la femminilità, per la sua particolare conformazione e per il caratteristico ciclo di vita. Il fiore  infatti quando sboccia assume una forma che ricorda il grembo femminile, fonte e luogo di nascita e di vita. “ Noi siamo il nostro corpo, più siamo in contatto con questo, più siamo in contatto con noi stessi “ Alexander Lowen Il respiro, la voce, il movimento, il contatto e l’ascolto di sé e del proprio corpo, concorrono a...

Riconoscersi nel proprio corpo

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  Spesso si è convinti, soprattutto noi donne, che se una parte del corpo fosse più adeguata si potrebbe avere nella vita più successo, ovvero più protezione, accettazione, ammirazione, amore. Quella parte specifica del corpo diventa  il ricettacolo di tutte le afflizioni, le ferite infantili, l’ambizione inappagata, la rabbia inespressa. Come una discarica di rifiuti tossici (Eve Ensler). Si odia così tanto quella parte del corpo in cui l’inadeguatezza si manifesta che si passa tutta la vita a cercare di aggiustarla, modificarla, migliorarla. Il nostro corpo è il portatore delle storie   del mondo della terra della madre.  Il nostro corpo è la madre. Il nostro corpo proviene dalla Madre. Il nostro corpo è la nostra casa. Piangiamo qui. Ci siamo trovate. Siamo donne. Siamo troppo. Siamo vuote. Siamo piene. Viviamo in un corpo giusto. Viviamo nel corpo giusto. Corpo giusto corpo giusto corpo giusto. Eve Ensler

Consapevolezza amorevole

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  U n’antica parabola indiana narra di cinque ciechi che incontrano un elefante e cercano di capire come sia fatto. Uno di loro gli tocca la zanna d’avorio e dice: “Un elefante è duro e liscio come una pietra”. Un altro gli tocca la zampa e dice: “No, un elefante è grosso e alto come il tronco di un albero”. Un terzo gli tocca un orecchio e dice: “No, un elefante è piatto e largo come la vela di una nave”. E così via. Pur essendo valida l’esperienza di ognuno dei ciechi, in realtà l’elefante ha in sé tutte le qualità che essi percepiscono ma anche molte altre. Noi non siamo solo la somma delle singole parti. Per questo è necessario imparare ad ascoltarci e accoglierci in modo amorevole e gentile, senza giudizio, per diventare più consapevoli delle nostre esperienze di vita che ci hanno portato fin qui nel presente. Permettendoci quindi di fare delle scelte, di rilassarci, di stare in silenzio, di venire sostenuti e abbracciati, di dare voce al nostro movimento e alla nostra creativ...

Inizia ad avvicinarti

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  Inizia ad avvicinarti, non fare il secondo passo, né il terzo, inizia con il primo, avvicinati al passo che non vuoi fare. Inizia con il terreno che conosci, il pallido terreno tra i tuoi piedi, la tua maniera personale di iniziare una conversazione. Inizia con la tua domanda, lascia perdere le domande degli altri, non lasciare che gli altri soffochino quella semplicità. Per trovare la voce di un altro, segui la tua voce, aspetta fino a che questa voce diventi un orecchio privato che possa ascoltare le voci degli altri. Inizia ora, fai un piccolo passo che tu possa chiamare “tuo” non seguire eroicamente gli altri, sii umile e concentrato, inizia ad avvicinarti, non confondere gli altri con te stesso. David Whyte

Mudra

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La parola sanscrita Mudrā significa gesto, sigillo, simbolo, postura, posizione mistica o posizione degli occhi, delle mani o del corpo. Riguardano non solo una posizione delle mani, ma anche degli occhi, del corpo e il respiro, facilitando il flusso di energia con un riscontro positivo sull'emozione connessa a quella specifica posizione. Le punte delle dita delle mani contengono numerosissime terminazioni nervose, nodi di scambi energetici, e quando toccano il palmo della mano, gentilmente, questa energia ritorna al corpo riattivandosi invece che disperdersi. Le mudra aiutano ad entrare in contatto con se stessi, migliorando la consapevolezza, la concentrazione e l'affermazione, la quiete e la pace, l'ascolto delle sensazioni del corpo, la connessione con il respiro, un senso di maggior calma e armonia. L'Hatha Yoga enumera venticinque mudra e nel Kundalini Yoga le mudra delle mani sono usate insieme alle posizioni del corpo per intensificare il loro effett...

Di madre in figlia

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  Come le piante con le radici a terra, le foglie verdi, i rami difesi da spine, i fiori profumati. Da ogni ramo un altro, da ogni fiore un nuovo bocciolo. Dentro di noi scorre quella linfa, sangue ed energia della natura, che in ogni donna si realizza nel suo ciclo mestruale, e la attraversa di cordone in cordone, da abbraccio ad abbraccio, dai suoi occhi agli occhi di sua figlia. Un respiro affettuoso e nutriente che dà quiete, accoglimento e armonia. La possibilità di aprirsi a se stesse, alle proprie fasi ed emozioni, e all’altra persona. C’è una felicità nel rapporto madre-figlia che nulla al mondo potrà modificare e   lega i due corpi, quello più piccolo a quello più grande, in un abbraccio naturale, anche quando sono lontani e non si vedono Dacia Maraini La “fanciulla” porta colori e speranza, la “madre” pazienza e forza. Una danza di emozioni, ormoni, respiri e sguardi. Da una mano all’altra il passaggio di esperienze di vita, anima e corpo. “ Mi focalizzo e sintonizzo...

Training autogeno

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  Il  training autogeno  consiste in una serie di esercizi graduali di concentrazione che si focalizzano sulle diverse parti del corpo, il cui obiettivo è facilitare risposte di distensione della muscolatura, dei sistemi cardiovascolari, neurovegetativo e respiratorio. “ Che tu ti accetti o no, tu sei e rimani tu. Il tuo rifiuto non cambia nulla. Ti rende infelice. Se impari ad accettarti potrai gioire della Vita, altrimenti diventerai serio, teso e infelice. Sta a te scegliere “ “ L’amore è armonia. E la felicità, l’armonia e il benessere fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare” “ Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano” Osho

Ansia e attacchi di panico

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  L' ansia è una risposta a un pericolo o a uno stress psicologico. Ha il suo fondamento nella paura ed è funzionale alla sopravvivenza inducendo una risposta di attacco o di fuga quando per noi si profila un pericolo. L'ansia però diventa un disturbo quando si manifesta in momenti non appropriati, frequentemente e in modo così intenso e duraturo da interferire con la "normale" conduzione di vita. L'ansia quindi è uno stato di allarme, di forte inquietudine e attesa affannosa di un pericolo imminente spesso non meglio definibile. L'ansia, a differenza della paura che è una risposta a condizioni di pericolo reale, è senza oggetto, cioè compare senza che vi sia una minaccia reale riconoscibile direttamente dalla persona. Questo stato si associa a sentimenti di incertezza e a vissuti di impotenza. L'ansia si può esprimere o in una forma acuta, una crisi, oppure in un modo continuativo e persistente, fino ad alterare l'intero svolgimento della propria vit...